Descrizione
Tornano i ragazzi terribili de Il mio mitra è una chitarra
sempre più arrabbiati, sempre più fuori schema, sempre più… Bastardi Rocchenroll
I ragazzi sono tornati. Più acidi e armati che mai. Lasciata l’assolata Sicilia, il nordest li accoglie con un gelido benvenuto di nebbia e smog, riconsegnandoli subito alle leggi delle strade di periferia, dove tutto è selvaggio, violento, surreale. Eppure è casa, per Kalì, Birro, Jesus, Caele e Matita: i Tempio Elettrico.
La nostalgia li riconduce nei luoghi dove sono cresciuti, dove niente sembra essere cambiato, dopo mesi di assenza: il bar di Ulrike, nido materno e teatro di malaffare, le facce da galera di adolescenti già lanciati a tutta velocità sulla via dell’autodistruzione, i concerti da debosciati strafatti pieni di ossessioni, gli scontri con le bande criminali per il controllo del territorio.
Niente cambia. Almeno fino a quando, un pomeriggio, mentre Matita è intenta a scavare la terra nel cortile del loro appartamento – occupato abusivamente – per piantarci semi di marijuana, salta fuori un cadavere, che porta all’indice destro un anello Claddagh: un cuore stretto tra due mani. Il corpo è secco e stecchito, ma quel cuore di metallo sanguina, spremuto da dita livide di vendetta.
E in un’arena d’asfalto, dove cani rabbiosi si sfidano a morte per soffrire e non pensare, senza paura e senza speranza, sarà guerra. Una guerra in cui droga, musica e amore saranno l’unica trincea.
Stefano Pisani, classe 1964, due passioni: libri e musica. Bibliotecario; suona metal dal 1982 con gli SPITFIRE, e combat rock dal 1999 con gli EX, gruppo con il quale è maggiormente impegnato in attività live e discografiche. Per venticinque anni ha seguito la scena musicale locale e nazionale come giornalista pubblicista.
Ha pubblicato due libri di racconti, nel 1992 e nel 2009; il suo primo romanzo, Il mio mitra è una chitarra, è stato pubblicato da Delmiglio Editore nel 2017. Troviamo gli stessi protagonisti a destreggiarsi tra musica pesante e vita di periferia
in questo Bastardi Rocchenròll, che ne è il seguito.
Alex Galbero, nato nel 1989, anno del crollo del muro, anno di grandi cambiamenti.
Cresciuto tra cabinati, console, fumetti e JRPG, ma la cosa più importante è il disegno, che da sempre l’accompagna.
Dopo studi di grafica e di design intraprende la strada dell’autoproduzione
con Cyrano, creando l’antologia horror L’ordine della scala nera, collaborando per Ingensaga e supervisionando La Scala Nera: volume secondo.
L’ultima fatica è quella che tenete tra le mani, dove ha seguito tutte le illustrazioni.