Descrizione
Oggi la casa di cui parlo esiste ed esiste il mare, il bosco, la macchia e i cipressi. La padrona di casa, una mia amica, mi ha accennato alla storia dei vecchi padroni della tenuta, dei nobili che non esistono più e mi ha riportato un pettegolezzo a riguardo: si racconta che la figlia del padrone si sia innamorata del figlio del cocchiere. Uno scandalo ai tempi: diseredata, scacciata o forse fuggita. Non ci voleva altro, quelle parole hanno svegliato la mia fantasia e ho immaginato una fuga, un’altra vita e un ritorno. Il tutto attraverso quattro generazioni nel secolo breve, quel Novecento che due guerre mondiali hanno devastato, ma che anche è stato foriero di grandi cambiamenti: dall’antica terra di Maremma ai grattacieli delNuovo Mondo, per poi tornare alle radici, qui, dove profumano il mirto e l’elicriso divini.
Giuliana Borghesani
Ascoltare le storie mi è sempre piaciuto, tanto che ho studiato archeologia proprio per lo stesso motivo, credo. E quello che ascolto, lo rigiro, lo reinvento e lo scrivo. Pur essendo veronese, sento forte il richiamo della Maremma, la terra di mamma, per questo mi sono divertita a reinventare questa storia, che in qualche modo è la mia, vado e vengo tra due regioni, e pur abitando altrove il ritorno è sempre un tornare a casa.