Descrizione
“Un sistema produttivo ultrataylorista che è diventato anche una sortadi religione, sempre gli stessi gesti, per tutta la vita, gli operai, moltitudine prigioniera di un immenso falansterio, dove telecamere semoventi controllano ogni movimento. Ciascuno ridotto a un nome di battesimo associato a un numero di matricola, tutti a lavorare compulsivi e claustrofobici finché, a un certo punto, il divinizzato Sistema, al tramonto della loro vita, non concede loro di tornare in superficie, all’esterno, al sole, vestiti degli abiti del loro mestiere, ma tutti puliti e luccicanti, metafora di un merito ottenuto temprandosi nel dolore.
Loro, però, non conoscono la vera natura di questo Aldilà, e si limitano ad accettarlo come Oltre metafisico. Sono i Chiusi in fabbrica di Emanuele Cassani, originale rivisitazione dello standard fantascientifico del mondo sotterraneo e del lavoratore-macchina.
Un’opera che si inserisce in pieno nel fiume della narrativa di genere, senza però disdegnare l’approccio personale e la prosa ricercata, semplice ed efficace a un tempo, evocativa e densa, che è poi lo stile dell’autore. Un’idea che viene sviluppata con coerenza e passione, a dimostrare che la fantascienza italiana può parlare con voce autorevole”.
Giampiero Stocco